Parallelo 3

Di Parallelo 3 sappiamo solo che è il nome d’arte di tre artisti nati in verità come architetti e di origine rispettivamente italiana, danese e olandese.

La stragrande maggioranza degli artisti crea i propri lavori con un sottofondo musicale, mentre nel caso di Parallelo 3 mi piace sottolineare che, a quanto pare, accanto al tavolo di lavoro vi sia, per ciascuno di loro, un calice da sorseggiare di un prelibato vino rosso rigorosamente toscano.

E’ in questa atmosfera che la conoscenza sposa l’idea e l’uso sapiente dei colori per dare vita ad opere che entrano a pieno diritto nel campo dell’arte che conta e non a caso in esclusiva nelle Gallerie Orler (in primis quella di Orbetello, in provincia di Grosseto) da sempre marchio di garanzia nel mondo dell’arte.

Ricerca calibrata e di grande eleganza quella di Parallelo 3 costruita all’interno di una perfetta armonia fatta di colori e intensità espressiva che a tratti conferisce un senso anche di dolce nostalgia verso una natura incontaminata priva della presenza umana.

Ci troviamo di fronte ad un gioco di rimandi e richiami, innovazioni ed esperienze emozionali dove la realtà di chi osserva l’opera diviene cosa squisitamente privata e fortemente soggettiva.

Si tratta di opere decise che non lasciano spazio a ripensamenti e che necessitano di grandi abilità, che in un operato fatto da 6 mani, danno vita ad un’unica grande sinfonia di colori, forme, sfondi, pieni e vuoti dannatamente accattivanti.

Opere senza dubbio espressive che si dipanano in movimenti ritmici cromatici, in suggestioni e sublimi vibrazioni estetiche, opere che diventano protagoniste assolute dello spazio che le circonda.