Marco Rubiero è un artista veneziano che si forma nella sua città natale, attraverso corsi di pittura e la scuola di grafica internazionale.
Studia i grandi maestri del passato per poi approdare al genere del ritratto e del nudo, rivisto attraverso linguaggi e tecniche contemporanee.
L'artista rappresenta principalmente la donna, un'immagine femminile che appare sempre sensuale, libera, in grado di unire la fisicità ai sentimenti più intimi e profondi.
I ritratti di Marco Rubiero non rappresentano solo corpi femminili nudi intrisi di eros ma nei loro volti si legge prima di tutto la loro anima.
Questi ritratti sono così lo specchio dell'anima e poi del corpo.
Attraverso le posizioni, gli sguardi e le movenze dei corpi lo spettatore è in grado di percepire le emozioni, di creare un'intima connessione con l'interiorità della donna dipinta.
Elemento poi fondamentale nelle opere dell'artista è la tecnica, estremamente contemporanea, che fa della matericità del colore e del materiale utilizzato il centro dell'opera.
Sono quindi opere scultoree, dove il gesso, la sabbia o la juta definiscono i volti e modellano i corpi, donando così una vita a questi ritratti.
Tutto è giocato sui toni del bianco, del nero e del grigio e poco spazio viene dato al colore. Pochi tocchi di giallo, di rossi o di blu sembrano così lacerare la tela, quasi ad amplificare le emozioni per scuotere l'animo dello spettatore.
1 Qual'è stata la sua formazione?
Di base inizio come autodidatta, poi nel tempo ho frequentato qualche lezione di scuola libera del nudo presso l’Accademia di Venezia e sempre in questa città ho frequentato un corso di pittura, presso la Scuola di Grafica Internazionale.
2 Come la grafica ha influenzato la sua arte?
Il disegno per me è sempre stato e lo è ancora molto importante per la mia arte, tutte le mie opere nascono dai disegni.
Il disegno per me è la miglior palestra che possa esistere per i pittori figurativi.
3 A quali artisti del passato ha guardato maggiormente per realizzare le sue opere?
Ce ne sono molti, il primo in assoluto direi che è Caravaggio, adoro il suo uso della luce e dell'ombra, poi Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Raffaello… per passare poi a Klimt e Hopper.
4 Come mai ha scelto di dedicarsi maggiormente al ritratto e al nudo?
Ho iniziato disegnando visi e nudi, l’anatomia dei corpi e l’espressività dei volti per me sono molto stimolanti, adoro dipingere questi soggetti.
5 Si dedica principalmente alla figura femminile, come mai?
Penso che un pittore debba avere un filone preciso, la figura femminile mi da modo di scrutare oltre che alle forme del corpo anche quella mentale, mente e corpo si uniscono.
6 Ci parli della sua particolare tecnica pittorica e come progetta un'opera...
La mia tecnica è mista su tavola sabbiata, parto preparando il telaio in legno, poi aggiungo piccoli pezzi di stoffe, di sacchi di juta, stucco ed infine faccio un fondo con sabbia e colla. Il risultato che esce è come un muro grezzo.
7 La materia pittorica è fondamentale nelle sue opere, sono quasi scultoree
Si è vero...
8 Come dialogano materia e disegno?
Si, come dicevo prima, l’effetto che esce è quello di un muro grezzo, dove una volta passato il disegno, preparato prima su carta, due mondi diversi si fondono insieme.
9 La materia sembra donare vita a questi disegni...
Esattamente...
10 I tocchi di colore sono sempre pochi e ben calibrati, come mai?
Uso principalmente il bianco e nero, i tocchi di colore servono per accentuare lo stato d’animo del momento, dato da una posa più che da un'altra.
11 Realizza anche ritratti su commissione sia femminili sia maschili?
Si certo.
12 L'Eros è elemento centrale nei suoi ritratti femminili ma quando riceve una commissione si lascia trasportare anche dalla ricerca di altre emozioni?
Beh, in un certo senso si, il mio ritratto su commissione nasce da una foto della persona da ritrarre, quindi devo avere almeno un paio di foto di ottima qualità. Consiglio poi al committente quella che per me è la più adatta, in base alla posa e all’emozione che la persona da ritrarre mi trasmette.
Non c’è differenza tra un ritratto femminile e uno maschile.
13 Quando crea un ritratto cerca anche un legame con la persona che ritrae per poter rappresentare anche la sua anima? Come?
Se è possibile certo, nel caso in cui conosca la persona si, ma su commissioni dove mi baso solo esclusivamente dall’immagine della foto, è un po’ più difficile.
14 Quando realizza un ritratto su commissione oltre a voler rappresentare la persona, cerca anche connessioni con lo spazio in cui questo andrà appeso?
A volte si, certo non snaturo il mio lavoro ma se il committente avesse una richiesta di qualche tonalità, intervengo con i tocchi di colore di cui ne che parlavamo prima.
15 Una sorta di legame fra opera, persona ritratta e ambiente?
Esatto, se c’è un buon feeling possono nascere opere interessanti.
16 Le sue opere hanno prezzi accessibili, questo le permette di poter entrare in svariate collezioni ma sono anche opere molto dinamiche, richiamano un certo target solitamente?
Profilare un cliente non è sempre semplice, soprattutto su commissioni on line, ho avuto alcuni clienti sul settore arredamento, in generale collezionisti vari.
Una curiosità: ho notato una maggiore tendenza di pubblico femminile.
17 Quali sono state le esperienze espositive più importanti per lei?
Ho fatto varie esposizioni sia personali sia collettive, le personali più rilevanti sono state: “Volti e Espressioni” presso la Galleria D’Arte Doro di Verona, “Oltre la Porta” presso la Galleria 18 di Bologna e “Tra Sogno e Realtà” presso Piziarte Teramo.
Le Collettive: “Vernice art Fair2007” Fiera di Forlì, “Ritratto Apparenza ed Enigma” 11 Dream Art Gallery Tortona, “Venezia e l’Arte” e “ Il Cinema nell’Arte” con Fondazione Mazzoleni, “Denudo” e “Sguardi” presso OnArt Gallery Firenze.
18 Quali sono i suoi progetti per il futuro sia artistici sia espositivi?
Attualmente un progetto artistico siete voi, per quanto riguarda le esposizioni sono fermo in questo momento. Non ho mostre in programma nel breve periodo, mi arrivano spesso proposte espositive ma devo valutarle bene.
19 Come abbiamo detto realizza anche ritratti su commissione, le sue opere sono su misura e accessibili a tutti, dinamiche e con un linguaggio immediato, contemporaneo alla nostra società. Quali parole userebbe per definire la sua poetica a un collezionista.
Quello che cerco nella mia arte è un buon connubio tra corpo e mente, forme plastiche, sensuali corpi e volti di donna che raccontano la vita, stretta tra sogno e realtà, verità e menzogna: il linguaggio di una nudità dell’anima.
A cura di Alessandra Burattin